Chiesa di San Giovanni a Mare
Chiesa di San Giovanni a Mare
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Coro_10
Naples, Italie538 contributions
5,0 sur 5 bulles
août 2022 • Entre amis
Poche notizie si trovano "in loco" sulla chiesa e sui culti ad essa legati. Ho potuto fare una visita degna di questo nome soltanto grazie alle ricchissime informazioni trovate nei video "Napoli, la chiesa di San Giovanni a Mare" su youtube. Da piazza Mercato, se ci si dirige verso l’arco di S. Eligio e si imbocca il pittoresco vicolo, ci si imbatte in un ingresso ottocentesco, inglobato nelle costruzioni adiacenti. La chiesa di San Giovanni a Mare è così chiamata perché il mare, che oggi si trova a circa 200 metri di distanza, un tempo arrivava quasi a lambirne le mura (le fondamenta poggiano sulla sabbia). La sua collocazione, in prossimità della spiaggia e appena fuori dalle mura cittadine, è dovuta al fatto che in questa chiesa e nell’ospedale annesso, venivano accolti i crociati di ritorno dalla Terra Santa per trascorrervi la quarantena, evitando così che entrassero in città col rischio di diffondere epidemie. Questo legame con le crociate spiega perché il complesso di san Giovanni a Mare era amministrato (e, forse, era stato fondato) dall’Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, oggi conosciuti con il nome di "Sovrano Militare Ordine di Malta". La chiesa fu fondata nel XII secolo. Essa è stata depredata delle opere d'arte, ma presenta una interessante struttura architettonica. Insieme al Campanile della Pietrasanta in via Tribunali, la chiesa è l’unico edificio di culto in stile romanico a Napoli e, a differenza di altre chiese di epoca antica e medievale, non ha subito i rifacimenti barocchi che, altrove, hanno coperto e stravolto le strutture originarie. Le mura stesse della chiesa mostrano gli ampliamenti e le aggiunte avvenuti nei tre secoli successivi alla sua fondazione, conservando in ogni parte l’aspetto originario. Questa chiesa è come un manuale di storia dell’arte: in un unico luogo si possono ammirare, distinti ma non sovrapposti, tre stili architettonici: il romanico, il gotico e il gotico catalano. La chiesa originaria fu costruita in stile romanico e a pianta basilicale, seguendo gli schemi tipici dell’edilizia di culto campana in epoca normanna e sveva. Va segnalato che tra il 1874 e il 1878 l’intera chiesa fu coperta di decorazioni pittoriche ispirate a motivi paleocristiani, rimosse poi nell’imponente restauro del 2005. Durante il decennio francese (1806-1815) l’ospedale fu chiuso e la chiesa divenne una parrocchia diocesana.
Alla fine dell'Ottocento fu fortunatamente risparmiata dalle distruzioni operate dal risanamento, ma completamente inglobata all’interno di abitazioni di uso civile che la nascondono allo sguardo del passante. Ciò, a lungo andare, ne ha causato l’oblio e poi la decadenza quando, a seguito dei danni causati dal terremoto del 1980, la chiesa venne chiusa e praticamente dimenticata. Grazie ai restauri del 2005 essa è stata restituita ai napoletani.
Uscendo dalla chiesa, nel cortile antistante l’ingresso, si nota un busto femminile: si tratta di Donna Marianna, ’a capa ’e Napule, uno dei simboli della città. Quella collocata qui è solo una copia dell’originale, che un tempo si trovava proprio in questa strada, all’angolo con via Duca di San Donato, e che attualmente si trova sullo scalone di palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. Intorno alla chiesa di San Giovanni a mare si sviluppò, in onore di San Giovanni Battista, un culto particolarissimo, dai risvolti paganeggianti ed esoterici, documentato sin dal 1400. Fu durante le feste legate a questo culto che il re Alfonso I d’Aragona conobbe, nel 1448, donna Lucrezia d’Alagno, la sua favorita per tutta la sua vita. La sera del 23 giugno, vigilia della nascita del santo, il popolo si recava sulla spiaggia antistante la chiesa e per tutta la notte si esibiva in danze tipiche di questa festa, ’a ntrezzata e ’a ’mpertecata, eseguite con l’uso di bastoni e pertiche per simulare un combattimento. Al culmine delle danze, che col passare delle ore diventavano sempre più frenetiche, uomini e donne si denudavano e tutti insieme, promiscuamente, nel tratto di mare davanti alla chiesa, facevano il bagno di notte. Questo bagno era associato al lavacro purificatore del battesimo, dal momento che San Giovanni è “colui che battezza”. Poteva quasi somigliare a un battesimo collettivo. Ma questa festa facilmente sfociava in pratiche licenziose, soprattutto di carattere sessuale. Qualche studioso ha voluto scorgere in questa festa il rito annuale che celebrava l’unione tra i napoletani e Partenope, la mitica fondatrice della città, venuta dal mare.  In realtà le radici di questa festa affondano in antichi riti pagani, quali il culto del sole (si celebrazione pochi giorni dopo il solstizio del 21 giugno), i culti della fertilità e i culti dionisiaci, molto diffusi a Napoli e che col cristianesimo non sempre erano spariti, ma si erano in apparenza cristianizzati. Al culto in onore di San Giovanni si legavano anche altre pratiche esoteriche, un tempo molto diffuse in città. Nei Vangeli la nascita del Battista, coi prodigi che l’accompagnano, segna la fine dell’era del peccato, dominata dal serpente tentatore dell’Eden, e l’inizio dell’era messianica, l’era della redenzione. La notte che precede il 24 giugno era per questo considerata l’ultima notte in cui il male, che all’alba sarebbe stato sconfitto, scatenava tutto il suo potere per la battaglia finale contro il bene. Nel 1653 il viceré Garcia de Avellaneda y Haro vietò sia i balli che il bagno.
Écrit le 9 juillet 2023
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Luca S
Naples, Italie705 contributions
3,0 sur 5 bulles
mars 2021 • Entre amis
Nota per la testa di Napoli
( È una copia, l'originale è nel municipio cittadino).
Raffigura una testa femminile con acconciatura arcaica tipica dello stile tardo-ellenistico.
Écrit le 11 avril 2021
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AnSaAncona
Ancona, Italie11 716 contributions
4,0 sur 5 bulles
déc. 2019
Chiesa antica e insolita, ingiustamente al di fuori dei circuiti turistici più battuti. Invece nonostante sia molto spoglia e buia a mio avviso non va persa. Non è facile trovarla anche perché la facciata è più da palazzo che da chiesa e rischia quindi di passare inosservata. Per accedervi si passa attarverso quello che sembra un portone e poi per un cortile dove trovate la famosa Donna Marianna ‘A Capa ‘e Napule’. In realtà si tratta di una copia, poiché l’originale è in Municipio. Rappresenta la greca Partenope ed è veneratissima in città. La chiesa, in stile romanico, è particolare perché un tempo era cinta dal mare e ancora oggi rimane al di sotto del livello stradale, tanto che per accedervi dalla via dovrete fare una decina di gradini.
Écrit le 13 mars 2020
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Claudio P
Portici, Italie321 contributions
4,0 sur 5 bulles
mai 2019 • En couple
Ti accoglie Marianna "a capa e Napule" nell'atrio e ti invita ad entrare in questa chiesa che dall'esterno non ti aspetti,nascosta cosi' come e' in un palazzo.Una volta era vicino al mare e x i cavalieri di Malta era il presidio ospedaliero piu' vicino allo sbarco di eventuali feriti o persone da curare.L'interno molto freddo,spoglio con alcune lapidi alle pareti,una sagrestia che con riggiole napoletane dovra' essere ristrutturata.ponteggi quasi a ridosso dell'altar maggiore,in giro nessuno.Peccato che anche agli stessi napoletani sia sconosciuta ai piu'.
Écrit le 11 mai 2019
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Florindo M
66 contributions
5,0 sur 5 bulles
mars 2019 • En solo
Chiesa da valorizzare perchè poco conosciuta , è un vero e proprio museo templare,percorrendo secoli e secoli di storia, visitare questa chiesa oggi nascosta e resistente agli scempi edilizi , possiamo definirla una perla unica , che solo vedendola si può rendere conto della sua importanza storica, faccio un ringraziamento particolare al Signor Giovanni il custode che grazie ai suoi racconti,mi ha fatto fare un tuffo nel passato immaginando come fosse quella chiesa e quella zona di Napoli quando il Mare la Bagnava...
Écrit le 15 avril 2019
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ioPresidente
Naples, Campania, Italy2 435 contributions
4,0 sur 5 bulles
déc. 2018 • Entre amis
Ora è nascosta in un palazzo ,nel periodo della sua costruzione il mare la cingeva (ecco il perché del suo nome ) , questa chiesa era da me conosciuta come esempio di costruzione normanna , fondata su una chiesa preesistente fu annessa all'Ospedale di San Giovanni ,guarda un po' fondato dai Cavalieri di Malta.........all'interno segni Templari.
Écrit le 6 janvier 2019
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Adele G
Caserta, Campania, Italy138 contributions
5,0 sur 5 bulles
avr. 2018 • Entre amis
A ridosso di via Marina tra piazza mercato e il borgo degli orefici con ingresso tra due palazzi....un tesoro nascosto. Unico esempio di chiesa romanica a Napoli. All'ingresso la copia della " a Cape e Napule" . In una zona che non lascia intravedere nulla di buono ... Un capolavoro della metà del 1200.
Écrit le 14 avril 2018
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Emanuele C
27 contributions
5,0 sur 5 bulles
févr. 2018 • En solo
Come molte cose a Napoli, non bisogna farsi ingannare dalle apparenze. A ridosso di via Marina tra i vicoli dell'antica area di sviluppo medioevale della città, con ingresso nascosto da un palazzo, si trova un vero e proprio gioiello di arte romanica napoletana.
Écrit le 10 février 2018
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Enzo M
Piano di Sorrento, Italie883 contributions
4,0 sur 5 bulles
oct. 2017 • En couple
Grande impronta Normanna in questa chiesa napoletana del Xll secolo, eretta dai monaci benedettini e nei vari interventi di ampliamento e consolidamento ha sempre mantenuto la caratteristica della prima costruzione. È situata tra piazza mercato ed il Borgo degli orefici, con un ingresso non proprio adatto ad una chiesa. Vale una visita.
Écrit le 19 octobre 2017
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luisa M
Forio, Italie12 contributions
4,0 sur 5 bulles
mai 2017
da non perdere, un altro segno dei Normanni. Peccato che è stata depauperata, ma comunque è un segno della storia.
Écrit le 27 août 2017
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